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” Siena è un concentrato di umane sublimità e di estreme follie…”
“Essere a Siena, sempre, mi esalta un pò, quasi mi ubriaca. “
“Mi guarda Siena, mi guarda sempre. “
Frasi di Mario Luzi
” Siena è un concentrato di umane sublimità e di estreme follie…”
“Essere a Siena, sempre, mi esalta un pò, quasi mi ubriaca. “
“Mi guarda Siena, mi guarda sempre. “
Frasi di Mario Luzi
I due odori più buoni e più santi sono quelli del pane caldo e della terra bagnata dalla pioggia.
Ardengo Soffici -Taccuino di Arno Borghi, 1933
Non è un caso che tutti i fenomeni della vita umana siano dominati dalla ricerca del pane quotidiano, il più antico legame che lega tutti gli esseri viventi, compreso l’uomo, con la natura circostante.
Ivan Pavlov -Fisiologia della digestione, lettura per il Nobel, 1904
Domani imparerò a fare il pane.
Immaginami con le maniche arrotolate, mentre mescolo con grazia farina, latte, bicarbonato, ecc.Se ancora non sai preparare il bastone della vita, ti consiglio di imparare al più presto.
Emily Dickinson ( lettera ad Abiah Roth )1845
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento ebbero grande successo i caffè-chantant, locali dove si eseguivano spettacoli e si poteva mangiare e bere ad un tavolo. Questi caffè nacquero in Francia ed in Italia il primo di questi locali venne aperto nel 1980 a Napoli,nella Galleria Umberto I: il famoso Salone Margherita. In questi caffè veniva copiata la moda, i menù e l’attrazione principale erano le “sciantose” che per imitare le francesi, si cambiavano di nome e parlavano con un improbabile accento francese. Nacque così una delle più famose canzoni napoletane: Reginella, scritta da Libero Bovio nel 1917. Il brano racconta della tristezza di un incontro e l’autore ne conferisce tutta la passione, la malinconia ed il sapore agro-dolce. Reginella viene musicata da Gaetano Lama e dona alla canzone un andamento morbido di un valzer triste.
Compare una nube
soda e bianca, che indugia, nel quadrato del cielo.
Scorge case stupite e colline, ogni cosa
che traspare nell’aria, vede uccelli smarriti
scivolare nell’aria. Viandanti tranquilli
vanno lungo quel fiume e nessuno s’accorge
della piccola nube.
Cesare Pavese
“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. “
Cesare Pavese ( La luna e i falò)
“La recente scrittura di un romanzo di ambientazione contemporanea mi ha indotto a osservare la mia città in termini narrativi, e devo dire che l’immagine che ne ho tratto la avvicina molto alle negatività delle metropoli europee: solitudini immense, incomunicabilità, silenzi. Tuttavia il cuore che pulsa costantemente, la sofferenza condivisa, la passione che questa città mette nel bere e nel male nelle sue cose, la lotta per la sopravvivenza e l’antica lingua con cui parliamo sono fattori perenni che lasciano il segno sulla pelle di chi ha vissuto, un marchio indelebile. Provo dolore ma non rassegnazione per la mia città, e anche un insopprimibile orgoglio. ” Maurizio De Giovanni ( su Napoli )
“Le mie canzoni nascono come eventi: se non ci fosse vita non scriverei canzoni. Ma normalmente non scrivo mai testi su melodie già esistenti. Mi capita di prendere appunti su parole, frasi, angoli che mi sembrano ancora interessanti da raccontare: allora prendo uno strumento e cerco di creare lo stato d’animo più adatto. Li ho provati tutti: ma chitarra e pianoforte continuano ad essere i miei confidenti principali. ” Niccolò Fabi
Mia cara,
le teste protese in avanti, sgranati gli occhi, sbarrati,
rosso il bagliore della città in fiamme,
le biade calpestate
e rumore di passi, incessante:
si parte.
E si scanna la gente:
con maggiore freddezza,
con più agio,
molto di più
di alberi e vitelli.
Mia cara,
in questo rumore di passi, dentro questa strage
ho perso la mia libertà, ho perso il mio pane, oltre a te,
ma tra fame, tenebre e grida
mai ho perso la fiducia nei giorni che verranno
che alla nostra porta busseranno con le loro mani di sole…
Nazim Hikmet ( Quattro prigioni)
🦋”Nel giardinaggio c’è qualcosa di simile alla presunzione e al piacere della creazione: si può plasmare un pezzetto di terra come si vuole, per l’estate ci si può procurare i frutti, i colori e i profumi che si preferiscono. Si può trasformare una piccola aiola, un paio di metri quadrati di nuda terra, in un mare di colori, in una delizia per gli occhi, in un angolo di paradiso. ” Hermann Hesse
🦋”Il segreto è non correre dietro le farfalle. È curare il giardino perché esse vengano da te.” Mario Quintana
🦋”Ho fatto una strana scoperta. Ogni volta che parlo con un sapiente sono sicuro che la felicità non è possibile. Eppure, quando parlo con il mio giardiniere, io sono convinto del contrario.” Bertrand Russell
“Quando le finestre diventano quadri, allora è estate. ” Fabrizio Caramagna
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