Mese: aprile 2021
Un blues in forma di non lettera
Vedi
Niente è serio e degno di essere ascoltato,
ci siamo fatti giocando tutto il male necessario
vedi, non è una lettera, questa,
ci siamo dati quel miele della notte, il caffè,
il piacere prono, le sigarette torbide
quando nel soffitto rema la luce dell’alba,
vedi
io continuo a pensare a te,
non ti scrivo, d’improvviso guardo il cielo, quella
nuvola di passaggio
e forse tu nel tuo lungomare guarderai una nuvola
e quella è la mia lettera, qualcosa che scorre indecifrabile
e pioggia.
Ci siamo fatti giocando tutto il male necessario
il tempo deposita il resto, i piccoli orsi
dormono accanto a uno scoiattolo sfrondato.
Julio Cortázar
Le Tasche Piene Di Sassi – Lorenzo Jovanotti Cherubini
La canzone è stata pubblicata nel 2011 ed è stata scritta dallo stesso cantautore insieme a Franco Santarnecchi. Il brano è dedicato alla madre del cantautore, morta un anno prima dell’uscita del disco.La canzone è accompagnata da un video e Jovanotti dichiara:” lo spettatore che vedrà il video non sentirà quello che io dico e non mi vedrà nemmeno cantare, ma vedrà un uomo da solo, al buio,illuminato solo da un occhio di bue che racconta una storia ad un pubblico in penombra, che racconta una storia che è la vita, racconta forse la sua vita, forse racconta la vita di quelli tra il pubblico. “
Amuleto
Quando tu passi, e mi chiami,
assente son io.
Per lunghe ore ti aspetto,
e tu, distratto, voli altrove.
Ma tanto, il mezzano serafico
del nostro amore,
il sultano dello zenit
che muove sul quadrante le sfere
con le dita infingarde e sante,
ha già segnato l’istante
del nostro convegno.
Molli si svolgono i miei giorni
a quella imperiosa stagione.
Candida e glaciale essa risplende
alta salendo, come fuoco.
Ah, nostra incantevole stanza!
Che importa a me, infido spirito,
dei tuoi diversi pensieri?
Il presagio inchina già la fronte
all’annuncio. Sorte e amore
ti congiungono a me.
Elsa Morante
Immortal Beloved Scene – Beethoven – Moonlight Sonata
L’immensità dell’attimo
Quando tra estreme ombre
profonda
in aperti paesi l’estate
rapisce il canto agli armenti
e la memoria dei pastori e
ovunque tace
la secreta alacrità delle specie,
i nascituri avvallano
nella dolce volontà delle madri
e preme i rami dei colli e le
pianure
aride il progressivo esser dei
frutti.
Sulla terra accadono senza luogo,
senza perché le indelebili
verità, in quel soffio ove affondan
leggere il peso le fronde
le navi inclinano il fianco
e l’ansia dè naviganti a strane
coste,
il suono d’ogni voce
perde sé nel suo grembo, al mare
al vento.
Mario Luzi
Mandy
La notte lava la mente
Poco dopo si è qui come sai bene,
file d’anime lungo la cornice,
chi è pronto al balzo, chi quasi in
catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita, figge un
punto.
Raramente qualche gabbiano
appare.
Mario Luzi
Rubai
Il raggio è riempito di miele
i tuoi occhi sono pieni di sole.
I tuoi occhi, mia rosa, saranno cenere
domani, e il miele continuerà
a riempire altri raggi.
Non mi fermo a rimpiangere i giorni passati
-salvo una certa notte d’estate-
e anche l’ultima luce dei miei occhi azzurri
ti annuncerà lieti giorni futuri.
Un giorno, madre natura dirà:”Mia creatura
hai già riso, hai già pianto abbastanza.”
E di nuovo, immensa
sconfinata, ricomincerà
la vita, senza occhi, senza parola, senza
pensiero….
Nazim Hikmet
Milva – Alexander Platz
Buon viaggio Milva 🌹
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