“SOLO UNA PAROLA: PLASTICA” Dal film IL LAUREATO (The Graduate, 1967) di Mike Nichols”

“Voglio dirti una parola ,solo una parola “- ” Sì signore “- “Mi ascolti?…Plastica.” “Non credo di aver capito. ” -” L’avvenire del mondo è nella plastica, pensaci!”….Ci penserai?” Lo suggeriva l’amico di famiglia al neolaureato Bed- Braddock- Dustin Hoffman nel Laureato del 1967.

Oggi cogliamo tutta la drammaticità e superficialità di un’epoca che ha fatto dello sviluppo della plastica e la sua indistruttibilità un disastro ed ha portato alla presenza delle “Isole di plastica ” rilevate nell’Oceano Pacifico, Atlantico, e Indiano e, soprattutto, nel Mediterraneo, nei pressi dell’Arcipelago Toscano.

Oltre all’attivazione delle associazioni ambientaliste e le varie normative, bisogna riflettere seriamente su ogni nostro acquisto cercando di prevenire, riciclare e (dove é possibile) cambiare stile di vita. Bisogna porre attenzione a tutto quello che viene definito “Biodegradabile ” che poi tanto biodegradabile non è.

“La nazione che distrugge il proprio suolo distrugge se stessa.” Franklin Delano Roosevelt

Foto per Salvare il Mare- National Geographic

“La marchesa Origo”

Iris Origo, brillante scrittrice e studiosa di storia italiana, una signora di grande sensibilità e organizzatrice di imprese educative e sociali. Iris divise la su infanzia tra New York e Londra e trascorse la sua giovinezza nella villa materna a Fiesole. Nel 1924 si sposa con il marchese Antonio Origo e si stabiliscono nella tenuta La Foce in Val d’Orcia, ridonando a quelle terre abbandonate una nuova vita. Scrive Iris:” vedemmo per la prima volta la Val d’Orcia e sarebbe diventata la nostra casa….sapevamo bene cosa andavamo cercando: un luogo che esigesse abbastanza lavoro da riempirci la vita, ma anche, speravamo, un luogo di una certa bellezza. “Nel gennaio del ’43 ,durante la seconda guerra mondiale, gli Origo accolgono nella loro casa i bambini sfollati da varie città italiane….alcuni orfani e altri mandati dai genitori per rifugiarsi in un luogo più tranquillo.Iris nel suo libro Guerra in Val d’Orcia scrive:” Abbiamo potuto restituire ai loro genitori, sani e salvi, tutti i bambini sfollati che ci sono stati affidati. “

Villa La Foce si trova in località La Foce a Chianciano Terme ( Siena).La marchesa Origo commissionò il giardino all’italiana al paesaggista Cecil Pinsent : “una fatica d’amore ” durata molti anni.

Battesimo contradaiolo

“Nel nome del Popolo di San Marco, e con il beneplacito dell’Eccellentissimo Seggio, io,Priore di questa gloriosa Contrada, ti consacro Chiocciolino vita natural durante. Le cristalline acque di questa fonte infonderanno a te, pargolo, la fede dei nostri avi, e nello stesso tempo, ti impongono il dovere di tramandarla alle generazioni future. ”

Al rullo dei tamburi e sventolare di bandiere viene battezzato il “cittino ” con l’acqua della fontanina della Contrada e viene consegnato il fazzoletto, che diventerà la preziosa icona…segno di appartenenza alla Contrada e una pergamena.

Siena-28-giuno-2019-Contrada della Chiocciola -Rione di San Marco-Festa dei patroni San Pietro e Paolo.

Amore per Siena

“Quando torno a vedere il mio rione, la casa, dove nacqui ed abitai e ritrovo gli amici, vecchi ormai, perché il Palio me n’ offre l’occasione, vorrei la mia città non più lasciare per viver quanto ancor mi sarà dato e che, certo, il Signore ha già segnato, nella terra che più si possa amare. E se al mondo tornare si potesse per viver nuovamente un’esistenza, traendo dalla prima l’esperienza, e Colui che ha il potere mi chiedesse: “Vuoi tornarci da principe o marchese che l’uno o l’altro far di te potrei?” …”No, no ! Signore-Gli risponderei- io ci voglio tornare da senese. ”

A.Bani

Petit danseuse de quatorze ans

La petite danseuse fu realizzata da Edgar Degas in un arco di tempo abbastanza ampio: tra il 1865 e il 1881. La teneva nel suo studio, rifiutando qualsiasi proposta di acquisto. Questa scultura ha una triste storia…. la storia di Geneviève Marie Van Goethem, una ragazzina che sognava di fare la ballerina . Figlia di due immigrati belgi ( il padre sarto e la madre lavandaia e stiratrice), alla morte del padre Marie e le sue due sorelle furono accettate alla scuola di ballo dell’Opéra. Dietro le quinte del teatro parigino Marie incontrò Degas e diventò sua modella, in seguito, sotto l’incoraggiamento della madre, intrapese la strada della prostituzione. Espulsa dai corsi di danza per la sua pessima reputazione, non vi fece più rientro.

Questa ballerina è una statua di cera ed include l’utilizzo di altri materiali per dar maggior effetto realista. I colori sono molto naturali, i capelli autentici, è vestita con un tutù e con delle vere e proprie scarpette di raso. La figura dell’adolescente che si mette in posa per sostenere la prova di un passo di danza, può essere vista come la ragazzina che trepidante entra nel mondo adulto, alludendo ai tanti problemi e pericoli che questa età porterà con sé.

Foto personale-Museo D’Orsay-Parigi

Onde

Ho contato 68 stelle, stanotte, dal mio terrazzo.

Nell’isola dove andrai, ne vedrai a migliaia,

anche quelle cadenti, e di notte

la notte avrai le mie mani.

Di giorno, forse, un volto che mi somiglia

o l’odore di un patchouli come ce ne sono tanti.

A sera, péut etre, la cadenza del soffrire.

O nulla di questo ci sarà.

Le cose passano, come le onde,

e sono sempre le stesse.

Emilio Piccolo

Foto di Georges Dambier-1958

Sergreti di bellezza

“Per avere labbra attraenti, pronuncia parole gentili : per avere gli occhi belli, guarda quello che le persone hanno di bello in loro; per rimanere sottile, condividi i tuoi pasti con coloro che hanno fame; per avere dei bei capelli, lascia che un bambino li accarezzi ogni giorno; per avere un bel portamento, cammina sapendo di non essere mai sola, perché coloro che ti amano e ti hanno amato ti accompagnano. Le persone, più ancora che gli oggetti, hanno bisogno di essere riparati, viziati, risvegliati, voluti e salvati: non rinunciare mai a nessuno. Ma pensa anche che se un giorno hai bisogno di una mano, ne troverai una alla fine di ciascuna delle tue braccia: crescendo ti renderai conto che hai due mani, una per aiutare te stesso, l’altra per aiutare coloro che ne hanno bisogno. La bellezza di una donna non è nei vestiti che indossa, nel suo viso o nel modo di sistemare i capelli. La bellezza di una donna si vede nei suoi occhi, la fonte del suo amore. La bellezza di una donna non è nel suo trucco, ma nella sua anima. È nella tenerezza che dà, nell’amore, nella passione che esprime. La bellezza di una donna cresce con gli anni. ”

Audrey Hepburn