Solitudine

Bagno Vignoni- Val d’Orcia -Siena ( foto personale)

Solitudine, se vuoi viva con te

non sia tra il mucchio confuso

delle case buie. Sali con me in alto

dove è un osservatorio

per la natura, ecco, lì, la conca,

i suoi pendii fioriti, la piena cristallina

del fiume appaiono quanto una spanna.

Lascia io vegli con te tra i padiglioni

dei rami, dove il rapido

balzo del cervo scuote

l’ape selvatica dalle campanule

rosse dei prati, ma anche se sarò

volentieri con te in questi paesaggi,

tuttavia, la dolce osservazione

di una mente innocente,

le cui parole sono immagini di pensieri puri,

è il piacere del mio animo ed è certo

sia la beatitudine umana più alta

quando in te due spitriti affini fuggono

e trovano rifugio.

John Keats (Innumerevoli suoni)

Gli occhi non sanno tacere

Io consiglierei alle donne, quando arrivano all’età in cui si domandano che effetto hanno avuto gli anni sul loro charme, di interrogare più che lo specchio, il viso dei loro coetanei. (Marie d’Agoult)

Be’,confessiamolo. A noi donne cosiddette mature, è molto difficile uccidere l’adolescente che è dentro di noi. Ci guardiamo allo specchio, poco, per la verità, e sappiamo che la faccia che vi scorgiamo non ha quasi niente a che vedere con quello che siamo dentro. (Elena Gianini Belotti)

Gli specchi farebbero bene a riflettere un po’ di più prima di rinviarci le immagini. (Jean Cocteau)

Quando lo specchio ti vuole bene sa chiudere anche un occhio. (A. Casiraghy )

Foto Ferdinando Scianna -1998-Massa Marittima -Maremma -Toscana .

Non cercare mai di dire al tuo amore

Foto di Kourousc Adim

Non cercare mai di dire al tuo amore

amore che mai può essere detto ;

come il vento dolce si muove

silenzioso, invisibile.

Ho detto al mio amore, il mio amore,

le ho detto tutto il mio cuore;

tremante, gelido, in terribili paure

ma lei se ne andò.

Non appena se ne fu andata da me

uno straniero passò per caso;

silenzioso, invisibile

la prese con un sospiro.

William Blake

Interiorità 

Dentro di noi c’è qualcosa che non ha nome, quel qualcosa è ciò che siamo. 

Ho passato la vita a guardare negli occhi della gente, è l’unico luogo del corpo dove forse esiste ancora un’anima. 

Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si era visto in estate, vedere di giorno quel che si era visto di notte. 

José Saramago 

Foto di John Malkovich 

Sally

Pubblico spesso questa canzone di Vasco, la trovo particolarmente bella e significativa. Ci ritroviamo tutti in Sally, c’è tutta la nostra interiorità fatta di sbagli, cadute…ma c’è anche tanta speranza:” forse la vita non è stata tutta persa, forse qualcosa s’è salvato, forse davvero non è stato tutto sbagliato “. Sally è un po’ Vasco, la sua parte femminile, come lui stesso dichiarò in un’intervista :” pensavo a una donna di trenta,trentacinque anni, poi mi sono accorto che nel pezzo era finito tantissimo di me.” Questa riflessione di Vasco ci fa pensare subito al dualismo che vive in ognuno di noi e spesso riaffiora dal nostro più profondo essere e sentire.La canzone è stata scritta di getto, a bordo di una barca, durante una vacanza a Saint-Tropez, dopo che il cantante era stato in un locale pieno di donne bellissime.

Il testo parla di questa donna “speciale”:Sally che ripensa alla sua vita, alle sue scelte sbagliate, agli errori che ha commesso, al dolore che ha subito per colpa degli altri…nella parte finale però riesce a trovare la forza, dentro di sé, per andare avanti.

Storie di autenticità e spontaneità

“La parte più importante del mio lavoro è narrare storie, è per questo che la maggior parte delle mie immagini posa le sue radici nella gente comune. Sono alla ricerca di quell’ attimo di autenticità e spontaneità capace di raccontare una persona…quello in cui, per un istante, si cattura l’essenza di un altro individuo. Penso sia questo, uno dei grandi poteri della fotografia. ”

“Il mio amore per l’India nasce dal fatto che nel subcontinente convivono religioni diverse, la cultura è antica e al tempo stesso distinta dai paesi limitrofi. A colpirmi, come fotografo, sono gli estremi e soprattutto le persone che vivono in povertà, in villaggi fermi alla metà del secolo scorso. E poi c’è tanta gente che vive per strada, in città moderne. Paesaggi, culture, geografie, persone e cibi tanto diversi da loro ma sempre aperti e ospitali. ”

Frasi e foto dell’India di Steven McCurry.

Carlo Emilio Gadda

Fotografia di Robert Capa

Guarda il soldato e sogna

e mangia e si chiede del mondo

se c’è la sua torre, se c’è la montagna

e le rose selvagge nei venti

e le rose nel profondo.

Se c’è la sua mamma ancora

che ascolta il ritorno

dei figli e per casa lavora:

i tre ragazzi se mangiano

se fanno lite se corrono

a indiavolarsi e si baciano ancora.

Carlo Emilio Gadda