Cantare il Maggio

A Castiglione d’Orcia esiste una splendida tradizione: nella tarda serata del 29 aprile fino all’alba del 1 maggio i Maggiaioli cantano le loro quartine di ottonari, riconducibili nella metrica all’epoca del Rinascimento fiorentino e di Lorenzo il Magnifico, percorrendo le strade del paese e della campagna verso i poderi. Con il loro canto augurano prosperità e fortuna alle famiglie, è un inno alla buona stagione e all’amore. In cambio cantori e suonatori ricevono ospitalità,vino, alimenti e denaro.

È sicuramente una tradizione coinvolgente ed emozionante sospesa tra storia, natura, speranza e amore. Molto sentita dagli abitanti del paese, che aspettano il canto a loro dedicato al tramonto, nella notte o alle prime luci dell’alba del primo maggio.

Foto e scorci di Castiglione d’Orcia-Siena

Dani

Certezza

Tu sei l’erba e la terra, il senso

quando uno cammina a piedi scalzi

per un campo arato.

Per te annodavo il mio grembiule rosso

e ora piego a questa fontana

muta immersa in un grembo di monti:

so che a un tratto

-il mezzogiorno sciamerà coi gridi dei suoi fringuelli-

sgorgherà il tuo volto

nello specchio sereno, accanto al mio.

Antonia Pozzi

La Val d’Orcia -Castiglione d’Orcia-Siena

Semplicemente corro !

Semplicemente corro. Corro in un vuoto. O forse dovrei metterla in un altro modo: corro in modo da acquisire un vuoto. Ma come potreste aspettarvi, ogni tanto un pensiero scivola dentro questo vuoto. La mente non può essere completamente assente. Le emozioni degli esseri umani non sono abbastanza forti e costanti da sostenere il vuoto. Ciò che intendo dire è,che i tipi di pensieri e idee che pervadono le mie emozioni mentre corro rimangono subordinati a quel vuoto. Privi di contenuto, essi sono dei pensieri casuali che si radunano intorno a quel vuoto centrale.

Haruki Murakami

Foto di Steven mcCurry

Momenti di relax

C’è una gran differenza tra il rilassamento attivo e quello passivo. Il rilassamento attivo rinfresca e ristora la mente. La mantiene flessibile e in tono di pensare. I grandi pensatori hanno conosciuto questo segreto. Winston Churchill era solito dipingere per rilassarsi. Albert Einstein suonava il violino. Questi potevano rilassare una parte del cervello mentre stimolavano l’altra. Quando tornavano alle attività giornaliere erano più freschi e brillanti che mai.

Steven Chandler

Foto di Teddy Locquard