Riderà è un brano musicale composto da Ralph Bernet e Danyel Gérard e portata al successo in Francia. Nel 1966 in Italia viene presentata al Cantagiro da Little Tony, con testo italiano di Mogol.
Mese: agosto 2021
Sapessi quante cose baci in me

Baci la solitudine che scorre nelle strade
come acqua nera,
quando tutti si ritirano a poco a poco.
Baci lo schiaffo che scende impietoso
sui sogni di un bambino,
con in bocca il sapore di prugne acerbe
mani come nuvole, negli occhi
distese di campi fertili invasi da malerbe.
Baci laddove colpisce logora lentamente
l’amore degli uomini che crescono tacendo.
Si è ridicoli nella sincerità, remissiva e tardata
quando anche le parole più delicate
prendono il sapore della ruggine in bocca,
tu baci in me il sedimento di una vita sbagliata.
La solitudine si trova sempre un rifugio, dico
Ti avvicini e baci il tremolio sulle mie labbra.
Sapessi quante cose baci in me.
Baci il cielo stellato che brilla di colori
una sera in cui si oscurano tutti gli altri.
Tu baci in me un bambino gigante,
gli occhi pieni della luce di sua madre,
venuto al mondo da dentro un pallore.
Şukrü Erbaş
Malafemmena
Canzone napoletana scritta e musicata nel 1951 da Totò. Viene scritta in occasione del concorso di Piedigrotta durante un soggiorno presso l’Hotel Miramare di Formia e parla in termini drammatici di un amore contrasto per una malafemmena: donna affascinante ma che fa soffrire. La figlia di Totò ha dichiarato che la canzone scritta dal padre sia stata dedicata alla madre: Diana Rogliani .
Magia al crepuscolo
Lo spiraglio dell’alba
Lo spiraglio dell’alba
respira con la tua bocca
in fondo alle vie vuote.
Luce grigia i tuoi occhi,
dolci gocce dell’alba
sulle colline scure.
Il tuo passo e il tuo fiato
come il vento dell’alba
sommergono le case.
La città abbrividisce,
odorano le pietre
sei la vita, il risveglio.
Stella sperduta
nella luce dell’alba,
cigolio della brezza,
tepore, respiro
è finita la notte.
Sei la luce e il mattino.
Cesare Pavese
Mina – Un’ora
L’amore, quando si rivela
L’amore, quando si rivela,
non si sa rivelare.
Sa bene guardare lei,
ma non le sa parlare.
Chi vuol dire quel che sente
non sa quel che deve dire.
Parla: sembra mentire…
Tace: sembra dimenticare…
Ah, ma se lei indovinasse,
se potesse udire lo sguardo,
e se uno sguardo le bastasse
per sapere che stanno amandola!
Ma chi sente molto, tace;
chi vuol dire quello che sente
resta senz’anima né parola,
resta solo, completamente!
Me se questo potesse raccontarle
quello che non oso raccontarle,
non dovrò più parlarle,
perché le sto parlando…
Fernando Pessoa
L’eternità è il mare mischiato col sole. Arthur Rimbaud
CASA di Warsan Shire
“…nessuno se ne va via da casa finché è una voce sudata/che dice/ vattene/ scappa lontano da me ora/ non so cosa sono diventata/ so solo che qualsiasi altro posto/ è più sicuro di qua. “
Warsan Shire
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